Fibre e Tessuti
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Questa serie che inauguriamo oggi è nata da una raccolta di domande che sorgono spesso ai corsi, così ho pensato di scrivere #leguide, radunarle qui sul blog, come riferimento, ogni volta che questi argomenti vengono alla luce.
Parleremo di fibre, tessuti, macchine da cucire, taglia e cuce, proveremo a capire come cucire alcuni materiali “difficili” e alcune altre sorpresine.
Fibre
Oggi in tanto iniziamo con le fibre, quelle utilizzate per fare i tessuti che poi noi andiamo a cucire, per fare un po di chiarezza su cosa è naturale e cosa non lo è.
Perché spesso alcune fibre vengono spacciate come altre, e quelle spacciate come le migliori a volte non lo sono tanto. Cercherò di spiegarvi come sono fatte e da dove vengono.
Perché poi alla fine, comprare uno può comprare quello che vuole, ma consapevolmente e senza farsi ingannare dalla commessa!!
Oggi faremmo un percorso tra i tipi di fibre e le classificheremo, poi nelle prossime guide andremmo a vedere quelle che utilizziamo e troviamo di più (non tutte, perché ce ne sono tante), per capire le caratteristiche.
Prima un po di definizioni:
Filo è l'insieme di filamenti o di bave continue, cioè di lunghezza illimitata, sia ritorte che non ritorte.
Filato si intende un insieme di fibre discontinue unite tramite torsione .
Le fibre, i componenti del filato che andranno trasformati in tessuti (tramite tessitura) o magline (jersey) che poi voi andrete ad acquistare, sono divise per il loro origine in:
1) Naturali
2) Artificiali
3) Sintetiche
1) Naturali
Le fibre di origine naturale sono tutte quelle ottenute da vegetali, animali e minerali, cosi come sono presenti in natura.
* Di origine animale: seta, lana, bissio, pelle.
A contatto con la fiamma brucia velocemente lasciando della cenere bianca; per questo il metodo migliore per capire se un tessuto e naturale o sintetico, è tagliare un piccolo pezzetto, bruciarlo e osservare come brucia e sentire l'odore, i tessuti sintetici invece si sciolgono e hanno un odore di plastica bruciata.
* Di origine vegetale: cotone, lino, canapa, iuta, ortica, ramiè (o filato di ortica asiatica), sisal, cocco (fibra coir), ginestra, ibisco, manila, paglia, bamboo, kapok.
Le più usate sono il cotone, lino e la canapa (oggi la varietà cannabis sativa è tornata coltivabile, legalmente per uso tessile).
Una volta ad esempio dopo uno swap ho trovato una camicetta fatta di sisal e sono andata a cercare, pensando fossi una roba sintetica, e invece ho scoperto che è una fibra naturale.
A contatto con la fiamma produce un odore simile alla carta bruciata e una cenere biancastra.
* Di origine minerale: amianto, lana di vetro, fili e lastre di metalli preziosi come oro e argento. Ma queste non le utilizziamo molto direi:-D
2) Artificiali
Sono fibre di materia prima naturale, con filamento artificiale. Possono essere proteiche (dal latte, mais o arachidi) , cellulosiche (rayon).
Rayon
Le fibre di cellulosa del legno o del cotone vengono sciolte in soda caustica e riconvertite attraverso un bagno acido in cellulosa, che fatto passare attraverso piccoli ugelli; con lo stesso processo utilizzato per ottenere il cellophane, se passato attraverso una sottile fessura.
Negli anni 20 e 30 aveva quasi sostituito l'utilizzo del cotone nella produzione di calze e intimo, in Europa e nord America.
Il rayon fu inizialmente chiamato "seta artificiale" o "seta del legno", ma poi questo nominativo fu vietato nel 1923 è iniziato a essere chiamato rayon.
Può essere viscosa, acetato, modal (più resistente rispetto alla viscosa) o lyocell, ma è sempre rayon.
Sono molto soffici e belle a tatto ma durano poco e diventano brutte, dopo pochi lavaggi compaiono i pallini classici della viscosa.
La sua produzione è altamente inquinante, ragione per la quale il suo utilizzo si fa ogni volta meno comune.
3) Sintetiche
Ottenute artificialmente, sono interamente chimiche.
Le prime si dividevano per il metodo di sintesi: in Policondensazione (nylon, poliestere) con sigla PA e polimerizzazione (acrilico, lycra, elastano, spadex).
Le moderne fibre sintetiche appartengono a 3 gruppi: aramidas (kevlar), microfibre, fibre di carbonio.
Sono fibre altamente elastiche, resistenti, molto utilizzate per elasticizzare i tessuti. Sono leggere, morbide e lisce al tatto; resistenti agli oli per il corpo, sudore, lozioni, detergenti; non hanno problemi di elettricità statica; non fanno pallini.
Questo le ha rese altamente utilizzate insieme ad altre fibre per ottenere tessuti morbidi ed elasticizzati. Per qualsiasi applicazione.
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