Upcycling and creating dresses and accessories

giovedì 18 giugno 2020

Tutorial: Sacca porta-bottiglia




PORTA BOTTIGLIA



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Il portabottiglie fatto con i maglioni è un modo stupendo per presentare una bottiglia come regalo, poi serve anche per tenerlo a temperatura sia d'estate che d'inverno visto che se il magline s'è di lana, sarà anche isolante.

È velocissimo da fare, quindi anche al ultimo minuto si può fare, per presentarsi a una festa con questo elegantissimo dettaglio in più!!



MATERIALE:

* Maglioni (meglio se infeltriti)

* Spilli

* Macchina da cucire

* Una bottiglia di vino o altro




FASI:


Taglia la manica del maglione;


Prendi la misura dell'altezza della bottiglia (senza arrivare fino in cima), di modo che si veda il tappo, quando la bottiglia sarà confezionata, più meno 27cm  (riga dritta nella foto);




Dal altro lato segnare la larghezza del fondo della bottiglia e disegnare una forma tonda (come si vede nella foto) puoi usare la bottiglia stessa come guida;



** Se la manica è molto più larga della bottiglia, si può stringere, facendo una cucitura lungo il lato della manica, l'ideale è che la bottiglia rimanga stretta dentro la manica quando viene messa dentro.

Taglia intorno a questo segno, facendo attenzione a tagliare solo uno degli statti di stoffa, sull'altro tagliare dritto;



Piega la parte tonda (che deve fuoriuscire);


Imbastisci e cuci questo semicerchio al bordo, tagliato dritto;



Rigira tutto e inserisci dentro la bottiglia.


Ecco qua, il tuo copri-bottiglia è pronto!!



Ora puoi fare quanti ne vuoi.






E decorarli con nastri e fiocchi.



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giovedì 11 giugno 2020

Tutorial: cuscini tondi





Cuscini tondi


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Oggi vi spiegherò come ricoprire i cuscini per le sedie tonde.

In questo caso volevo ricoprire le sedie del laboratorio, perché i cuscini saltavano sempre (il bordo era troppo piccolo), e cosi sono più belle e in tinta col divano!
Siccome avevo già fatto il divano con i jeans, volevo anche fare le sedie con i pezzi di jeans.
Quindi ho tagliato le strisce avanzate dal divano e ho creato 4 quadratoni, uno per ogni sedia.

 Vedremo come tagliare la forma rotonda con due metodi diversi.




Materiali:

stoffa
elastico
gessetto per sarte
forbici
metro da sarta






Fasi:

* Prendi la misura del diametro del cuscino da ricoprire, dividila per due e aggiungi 15cm, per avere un cerchio che copre la sedia e avanza sotto. Per esempio se il cuscino ha 40 cm di diametro, dividiamo per 2, viene 20cm poi aggiungiamo 15cm, il cerchio che dobbiamo disegnare sulla stoffa sarà di 35cm di radio;


* Taglia un quadrato di stoffa per ogni cuscino, di misura il doppio del calcolo di prima, 70cm di lato in questo caso;

* Piega il quadrato di stoffa in quattro, a metà e dopo di nuovo a metà, come si vede nella foto, sotto;
* Posiziona sul tavolo la stoffa piegata, con i lati della piega in basso e a sinistra e i bordi tagliati a destra a e in alto;



* Posiziona il metro o un righello sul angolo tra i bordi piegati, con la misura che abbiamo calcolato prima (35cm) inizia a misurare tutto il contorno girando il metro o il righello, la misura sarà sempre la stessa, in questo modo si forma un cerchio;


** Puoi anche disegnare il cerchio al centro se hai una guida e ingrandirlo di 15 cm, girando intorno con il metro o il righello;


* Una volta ricavato il cerchio, bisogna rifinire il bordo di tutto il contorno con la taglia e cuce e con uno zig-zag, poi piega di 1,5 cm tutto il contorno, per creare un tunnel dove fare passare un elastico e arricciare, lascia un apertura di 3 o 4 cm per fare passare l'elastico;


* Inserisci l'elastico nel tunnel; per sapere la misura del elastico il miglior modo e provarlo sulla sedia e tirarlo finché la stoffa è abbastanza tirata, dato che le stoffe sono tutte diverse questo metodo è meglio, se si prende la misura e si taglia l'elastico a volte rimane molle, se la stoffa è troppo rigida;


* Chiudi l'apertura lasciata per inserire l'elastico, inserisci il cuscino dentro;


** Nelle mie sedie c'era il ferro dietro come si vede nella foto, quindi ho fatto  un'apertura e aggiunto due lacci fatti con strisce di jeans.


Ecco qua le tue sedie come nuove!!!
E in tinta col divano:-D



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giovedì 4 giugno 2020

Tutorial: cuscino a busta

Cuscini


CUSCINO A BUSTA


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Il cuscino a busta è un buon modo per fare un cuscino, senza utilizzare cerniere o bottoni per la chiusura.

Il tutorial è per un cuscino di misure 40x40 che è la misura che troviamo di solito per l'imbottitura già pronta (anima), ma si può fare il cuscino con qualsiasi misura, se realizzi anche tu la parte interna.


Quelli che vedi sopra sono dei cuscini che ho realizzato con alcune magliette riciclate, che mi piacevano particolarmente.

Questi che vedi qua sotto sono invece fatti con la tecnica patchwork, un esperimento realizzato anni fa e che vi spiegherò in un altro tutorial.

A destra si vede anche la chiusura a busta dei cuscini sul retro.


MATERIALI:

  • Tessuto di cotone


  • Imbottitura o anima per cuscino di 40x40cm

  • Forbici

  • Spilli

  • Macchina da cucire

  • Ferro da stiro


FASI:

Tagliare un rettangolo di stoffa di 43x94cm, le cuciture di 1.5cm e 2 cm per gli orli, sono incluse;

  • Sui lati corti del rettangolo, fare un piego e ripiego di 1cm e cucire;


  • Disporre il rettangolo sul tavolo con il lato dritto della stoffa verso l'alto, piegare i lati verso il centro in modo che si sovrappongano di 10 cm, deve risultare un quadrato.


  • Fermare con spilli e cucire il lato superiore e inferiore a 1,5cm dal bordo. Non c'è bisogno di rifinire i bordi.


  • Rigirare e stirare per appiattire le cuciture.


  • Inserire l'anima nel cuscino.




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giovedì 28 maggio 2020

Le guide: Fibre

Fibre e Tessuti


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Questa serie che inauguriamo oggi è nata da una raccolta di domande che sorgono spesso ai corsi, così ho pensato di scrivere #leguide, radunarle qui sul blog, come riferimento, ogni volta che questi argomenti vengono alla luce.
Parleremo di fibre, tessuti, macchine da cucire, taglia e cuce, proveremo a capire come cucire alcuni materiali “difficili” e alcune altre sorpresine.

Fibre

Oggi in tanto iniziamo con le fibre, quelle utilizzate per fare i tessuti che poi noi andiamo a cucire, per fare un po di chiarezza su cosa è naturale e cosa non lo è.
Perché spesso alcune fibre vengono spacciate come altre, e quelle spacciate come le migliori a volte non lo sono tanto. Cercherò di spiegarvi come sono fatte e da dove vengono.
Perché poi alla fine, comprare uno può comprare quello che vuole, ma consapevolmente e senza farsi ingannare dalla commessa!!

Oggi faremmo un percorso tra i tipi di fibre e le classificheremo, poi nelle prossime guide andremmo a vedere quelle che utilizziamo e troviamo di più (non tutte, perché ce ne sono tante), per capire le caratteristiche.

Prima un po di definizioni:
Filo è l'insieme di filamenti o di bave continue, cioè di lunghezza illimitata, sia ritorte che non ritorte.
Filato si intende un insieme di fibre discontinue unite tramite torsione .

Le fibre, i componenti del filato che andranno trasformati in tessuti (tramite tessitura) o magline (jersey) che poi voi andrete ad acquistare, sono divise per il loro origine in:

1) Naturali
2) Artificiali
3) Sintetiche 


1) Naturali
Le fibre di origine naturale sono tutte quelle ottenute da vegetali, animali e minerali, cosi come sono presenti in natura.

* Di origine animale: seta, lana, bissio, pelle.

A contatto con la fiamma brucia velocemente lasciando della cenere bianca; per questo il metodo migliore per capire se un tessuto e naturale o sintetico, è tagliare un piccolo pezzetto, bruciarlo e osservare come brucia e sentire l'odore, i tessuti sintetici invece si sciolgono e hanno un odore di plastica bruciata.






* Di origine vegetale: cotone, lino, canapa, iuta, ortica, ramiè (o filato di ortica asiatica), sisal, cocco (fibra coir), ginestra, ibisco, manila, paglia, bamboo, kapok.

Le più usate sono il cotone, lino e la canapa (oggi la varietà cannabis sativa è tornata coltivabile, legalmente per uso tessile)
Una volta ad esempio dopo uno swap ho trovato una camicetta fatta di sisal e sono andata a cercare, pensando fossi una roba sintetica, e invece ho scoperto che è una fibra naturale.
A contatto con la fiamma produce un odore simile alla carta bruciata e una cenere biancastra.

* Di origine minerale: amianto, lana di vetro, fili e lastre di metalli preziosi come oro e argento. Ma queste non le utilizziamo molto direi:-D



2) Artificiali

Sono fibre di materia prima naturale, con filamento artificiale. Possono essere proteiche (dal latte, mais o arachidi) , cellulosiche (rayon).


Rayon


Le fibre di cellulosa del legno o del cotone vengono sciolte in soda caustica e riconvertite attraverso un bagno acido in cellulosa, che fatto passare attraverso piccoli ugelli; con lo stesso processo utilizzato per ottenere il cellophane, se passato attraverso una sottile fessura.
Negli anni 20 e 30 aveva quasi sostituito l'utilizzo del cotone nella produzione di calze e intimo, in Europa e nord America.
Il rayon fu inizialmente chiamato "seta artificiale" o "seta del legno", ma poi questo nominativo fu vietato nel 1923 è iniziato a essere chiamato rayon. 
Può essere viscosa, acetato, modal (più resistente rispetto alla viscosa) o lyocell, ma è sempre rayon.
Sono molto soffici e belle a tatto ma durano poco e diventano brutte, dopo pochi lavaggi compaiono i pallini classici della viscosa.


La sua produzione è altamente inquinante, ragione per la quale il suo utilizzo si fa ogni volta meno comune.




3) Sintetiche

Ottenute artificialmente, sono interamente chimiche.
Le prime si dividevano per il metodo di sintesi: in Policondensazione (nylon, poliestere) con sigla PA e polimerizzazione (acrilico, lycra, elastano, spadex).
Le moderne fibre sintetiche appartengono a 3 gruppi: aramidas (kevlar), microfibre, fibre di carbonio.



Sono fibre altamente elastiche, resistenti, molto utilizzate per elasticizzare i tessuti. Sono leggere, morbide e lisce al tatto; resistenti agli oli per il corpo, sudore, lozioni, detergenti; non hanno problemi di elettricità statica; non fanno pallini.
Questo le ha rese altamente utilizzate insieme ad altre fibre per ottenere tessuti morbidi ed elasticizzati. Per qualsiasi applicazione.


Hai torvato interessante questa guida?
vuoi approfondire qualche argomento in particolare?
Se vuoi sapere di più, scrivimi pure!!

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giovedì 21 maggio 2020

Tutorial: bee wax wrap



BEE WAX WRAP
o pellicola alimentare lavabile

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Oggi avremo un tutorial un po diverso, non cuciremo, ma ricicleremo cmq!!

Oggi impariamo a fare l'involucro alimentare lavabile, suona strano?

Sei pront*?
Iniziamo!!

Prima di tutto da un'occhiata nel tuo frigo, quanti avanzi di cibo hai avvolti il pellicola di plastica e/o alluminio, poi per chiudere le ciotole che non sono dotate di tappo, come fai?

Semplice chiudi con la pellicola che si può modellare alla forma della ciotola o al piatto o alla pentola.
E poi?
Guarda negli imballagli leggeri.


Lo sapevi che solo il 10% di quello che arriva nei centri di smistamento viene veramente riciclato?

Il 10%!!!!

È veramente poco, e poi se pensiamo alla quantità di imballaggi, che produciamo pensando che tanto viene riciclato……

Per questo oggi ricicleremo i vecchi tovaglioli di stoffa e utilizzando la cera d'api creeremo un involucro per chiudere qualunque cosa vogliamo.

Si può usare per avvolgere il pane, il panino, i formaggi, la frutta, chiudere i contenitori o coprire i piatti per conservare il cibo; si piega e modella con il calore delle mani e puoi avvolgere dentro qualsiasi cosa, come la pellicola da cucina, o i fogli e scatolette in alluminio.

Piegando i bordi si possono anche creare delle bustine per inserire piccoli frutti o frutti secchi o i piselli come ho fatto io prima.

Dopo l'utilizzo basta lavarlo con acqua fredda con sapone di Marsiglia e farlo asciugare, e sarà pronto per un nuovo utilizzo.

Dopo un anno di utilizzo la cera si sarà consumata, ma nessun problema, potrai rigenerare il tuo panno usando la stessa procedura che andremo a vedere oggi.

E se hai già questi panni perché li hai comprato?
Niente paura continua ad usarli e potrai semplicemente rigenerare la cera fra qualche mese, seguendo questi consigli.

Ti ho incuriosito?
E se non avessi voglia di farla ma semplicemente di comprarla?

In Italia viene prodotto da ben due aziende!!!

Beeopak dal Piemonte,  nata da due amiche nel salotto o meglio nella cucina di casa, sono di cotone biologico, fatte con olio di nocciole invece del tradizionale olio di jojoba e cera d'api da un apicoltore locale. La produzione è totalmente artigianale.
www.beeopak.com

Apepak dal Veneto, nata da una coppia italo-americana che ha affidato la produzione a una cooperativa sociale, loro invece sono costretti a comprare la cera dal estero perché in Italia i piccoli produttori riescono a fornire al massimo 2 o 3 kg l’anno ciascuno. Sul sito c’è un form per gli apicoltori italiani che volessero candidarsi a fornitori.
www.apepak.it

Sui loro siti o anche su instagram trovi modi meravigliosi per utilizzarli e piegare questi panni delle mille possibilità.
E non solo in cucina, sono stupendi anche per portare in viaggio le saponette e i prodotti cosmetici solidi, e lo spazzolino da denti.
Non avvolgere carne cruda.

Ora andiamo con il nostro tutorial, per chi volesse provare a farseli da se, con i preziosi tovaglioli della nonna o semplicemente per rigenerare quelli che avete in casa.

La cera d'api io l'ho comprata in un mercatino biologico da una signora che fa candele con la cera d'api.
Tu puoi trovarla anche in goccioline in negozi che vendono prodotti naturali per l'auto-produzione di detersivi e cosmesi.
L'olio di jojoba o altro e la resina di pino serovno a rendere la pellicola piu elastica e durevole, ma io non li ho utilizzati.



MATERIALI:
tovaglioli della nonna
Cera d'api
Grattugia
Carta da forno
Ferro da stiro






FASI:

  • Utilizza un piano di legno come quello usato per tagliare o per impastare (questo serve solo per essere più comodi a lavorare non è necessario), collocalo su un tavolo, stendi un foglio di carta da forno e sopra il tuo tovagliolo, il foglio di carta dovrà essere leggermente più grande del tovagliolo (se non è cosi affianca due fogli, sovrapponendo il bordo per non sbrodolare);
  • Grattugia la cera d'api distribuendola nel modo più uniforme possibile sul panno disteso, come vedi nella foto noi abbiamo provato a sciogliere la cera in un pentolino per la ceretta (il pentolino era nuovo) e a spennellare, ma non consiglio questo metodo perché la cera  si asciuga troppo velocemente e la quantità di cera era eccessiva, cosi abbiamo comunque dovuto fare come vi dirò in seguito;


  • Copri tutto con un altro foglio di carta da forno;
  • Scalda con il ferro da stiro, vedrai come la cera si scioglie e penetra il tessuto, quando sposterai il ferro questo sposterà il liquido, cerca di distribuire in modo uniforme per tutto il panno fai attenzione agli angoli!!

  • Il panno si staccherà facilmente dal foglio, controlla in contro luce che la cera sia distribuita in modo uniforme e che copra tutto il panno;






Ed ecco qua il tuo panno è pronto!!


Ci sono anche altri metodi per farli ma io non ho provato ancora ad usarli, come usare il forno per sciogliere la cera, ma credo che sia più difficile controllare che la distribuzione della cera sia uniforme.
Poi c'è il metodo ad immersione, ma richiede gradi quantitativi di cera, credo sia adatto a chi vuole fare un enorme quantitativo di panni!!

Ricordati di scrivermi per raccontarmi come hai usato i tuoi panni cerati (mandami le foto se vuoi) e naturalmente se hai dubbi chiedi pure.

Ti è piaciuto questo tutorial?
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Se hai bisogno, scrivimi pure!!

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